La decisione del Comune di Buguggiate di uscire da Coinger, come riportato anche dalla stampa locale, è la prova che le critiche al servizio e alla gestione non erano polemiche pretestuose, ma osservazioni fondate e responsabili.
Il sindaco Sambo parla chiaramente di servizio inadeguato e di mancato ascolto delle esigenze del territorio.
È la stessa conclusione a cui siamo arrivati noi insieme a oltre 2500 cittadini.

Questo dimostra che non si può continuare a ignorare il malcontento, né trasformare un’azienda pubblica in una struttura autoreferenziale, dove il bene della società prevale su quello delle persone.

Una società in house dovrebbe esistere per servire i cittadini, non per trasformarli in utenti passivi di un sistema inefficiente.

 

Siamo legati per 15 anni: serve responsabilità, non proclami

Ricordiamo che il nostro Comune ha affidato il servizio a Coinger con un contratto di durata quindicennale.
Bodio Lomnago, insieme ad altri 21 Comuni, è socio di Coinger.

Se non si vuole – o non si può – uscire da questo sistema (ipotesi tutt’altro che semplice, ma certamente da approfondire), allora è necessario affrontare subito le criticità, sfruttando i margini di manovra disponibili, da esercitare con responsabilità e trasparenza.

Sono i Sindaci, con il mandato ricevuto dai cittadini, che devono pretendere un servizio efficiente, chiaro e accessibile.

Noi siamo qui per risolvere i problemi concreti di ogni giorno, non per fare proclami alla stampa.
Ascoltare i cittadini, correggere le distorsioni del sistema, migliorare qualità del servizio e decoro urbano:
questa è, per noi, l’unica strada per evitare che questo progetto diventi un fallimento… pagato dai cittadini.

 

articolo varesenews